La percezione di un profumo è molto più di una semplice sensazione: il processo olfattivo infatti coinvolge non solo le emozioni e le funzioni neurali, ma anche il sistema immunitario, endocrino, circolatorio e più in generale l’individuo nella sua totalità. L’olfatto, come senso, si basa sul riconoscimento dei messaggi aromaterapici e sulla loro elaborazione: tramite il naso si capta un odore e, attraverso una serie di meccanismi cerebrali che lo catalogano e lo comparano, si attivano numerosi processi cerebrali.
In questo complesso straordinario meccanismo si inserisce l’azione aromaterapica prodotta dagli oli essenziali. Un olio essenziale non è solo un concentrato attivo: è “vivo”, contiene forza vitale, vibrazione, energia data da madre natura. Alber Einstein aveva coniato il termine “energie sottili” per definire energie non misurabili ma identificabili per i loro effetti su uomo, animali e piante: tanto maggiore è la purezza quanto più la sua percezione sarà sottile sotto ogni aspetto.
A livello fisico l’olio essenziale esercita la propria azione attraverso i recettori chimici ed olfattivi. Si tratta di una stimolazione che attiva il sistema nervoso periferico provocando una reazione specifica nei tessuti.
Sul piano bioenergetico l’essenza induce una vibrazione nell’energia dermica in grado di riequilibrare
il benessere psicofisico. In poche gocce di olio essenziale viene racchiuso tutto il potere della natura ed una straordinaria risorsa di energia vitale!